venerdì 22 maggio 2015

Very great Sorrentino!




Very great Sorrentino!

Grandissimo Sorrentino!

A mio avviso un Sorrentino nell’espressione della sua più godibile maturità, senza il complesso di essere frequentemente Fellini: egli è cento volte meno di Fellini, ma è anche cento volte più di Fellini e soprattutto è cento volte diverso da Fellini, ma pur sempre un Fellini, come solo un Brunello di Montalcino può essere tale tra i vini.
Youth è un film che ci parla soprattutto di genitori e di morte, ma anche di suicidio e tantissimo di sentimenti, esattamente nelle cifre di quest’uomo che ha vissuto la tragedia di perdere entrambi i genitori per un incidente alla caldaia domestica quando era ancora un ragazzo.
Non si può prescindere da ciò se si vuole tentare un viaggio nell’esplorazione dell’uomo Paolo Sorrentino, mirabilmente descrittoci da Pietro Gargano nel libro Paolo Sorrentino, l’oscar della bellezza, Guida Editori, che Il Mattino ci ha proposto alcuni mesi fa.
E allo stesso modo questa marcatura è fortemente presente nel suo cielo natale eretto per Napoli, il 31 maggio 1970, alle 23.50 (1).

Una imponente Ottava Casa (la morte), dove probabilmente anche Giove è in cuspide, ce lo mostra un cancerino particolarissimo per il suo Sole in IV Casa: i cancerini di Quarta Casa sono un esercito, ma non tutti hanno avuto un imprinting così violento e totalizzante di vita come il nostro.
Se si prescinde da questa lettura, tutto il resto è difficilmente comprensibile, a mio avviso.

Tutte le volte che vado a vedere un film che promette di essere importante, evito accuratamente di leggere recensioni per giungere vergine alla visione della pellicola, per non lasciarmi influenzare minimamente da alcunché nel giudizio che ne darò.
In questo caso ho fatto un’unica eccezione quando, qualche giorno fa, ho letto la recensione di Eugenio Scalfari in prima pagina su Repubblica.
Il grande giornalista che fondò Repubblica ha acutamente osservato come la location, Davos in Svizzera, sia volutamente la stessa del nosocomio dove il grande Thomas Mann ambientò la sua Montagna incantata.
Ma quello che non capisco è come mai non abbia colto l’importantissimo altro collegamento con Fellini 8 e 1/2.
Partiamo dal primo.
Quando da giovane lessi La montagna incantata, riflettei a lungo sull’esagerazione con cui gli ospiti del sanatorio Berghof mangiavano: si trattava di qualcosa davvero di smisurato, perfino per dei malati di tubercolosi.
Il comune denominatore che potrebbe legare il film al romanzo, partendo da questa prospettiva, potrebbe essere lo stesso tentativo, del regista e dello scrittore, di esorcizzare la morte o la paura della morte, come traspare anche da qualche frammento di intervista rilasciata da Sorrentino.
Ma, secondo il mio parere, è soltanto un punto di partenza in un viaggio del genere.
E tutta quell’acqua, seppure tra le montagne svizzere? Come mai Eugenio Scalfari non ha notato il riferimento sfacciato all’acqua termale di Fellini 8 e 1/2?
Nello splendido film del regista riminese si parla di un luogo termale, dove ci si cura il corpo, ma spesso anche lo spirito, dove un regista, Guido, immagina e sogna di girare un film in cui una dolce fanciulla, vestita di bianco, tra le acque purissime di quel luogo, si muoverà quasi levitando: tutti simboli chiarissimi dell’anima, quella di Federico, appunto, che combatte con il critico Daumier che invece vuole convincerlo a girare qualcosa di sensato, di razionale, che abbia un costrutto logico, una trama ben precisa...

E Fred Ballinger (Michael Caine) e Mick Boyle (Harvey Keitel) sono tantissimo Guido e Daumier: il primo si lascia andare, è rilassato e si emoziona a dirigere una poetica sinfonia della natura con vacche uccelli e vento come orchestrali e il secondo, invece, è pervicacemente impegnato, con ambizione, a inseguire un ennesimo film da realizzare, un testamento intellettuale da consegnare al mondo.
Ma anche voler restringere il respiro dell’opera a questa semplice dicotomia mi sembra davvero limitante all’interno di questo altro grande capolavoro che ci conferma un Sorrentino sui gradini più alti dell’arte cinematografica contemporanea.
Quasi certamente egli ha voluto parlarci di ciò, ma non soltanto di ciò.
Così come sono rimasto alquanto perplesso dalla lettura che l’ex direttore di Repubblica ha fatto del finale del film: una caduta narcisistica di Fred che non ha saputo resistere, autoindulgentemente, alla vanità di dirigere, ancora una volta, davanti alla regina Elisabetta d’Inghilterra.
Scalfari credo abbia operato una semplice proiezione personale, leggendo un finale del genere che in tutta evidenza è lontanissimo da quello — o da quelli — immaginati da Sorrentino che non costringe lo spettatore a guardare necessariamente in una sola direzione e dove ognuno, piacevolmente, potrà adattare una propria cifra a questo racconto poetico, pieno di sentimenti e di umanità dove il concerto finale potrebbe anche esserci stato soltanto nella visione onirica del direttore d’orchestra e compositore musicale protagonista di Youth.
Rivedrò molte volte questo movie per il quale mi sono sottratto subito alla domanda fatidica: è migliore o meno buono de La grande bellezza?
Domanda un po’ oziosa, trattandosi di due capolavori con DNA autonomi e assolutamente originali che non permettono confronti di alcun genere.
Ho goduto tantissimo dell’arte cinematografica di Sorrentino che qui ha raggiunto la sua piena maturità e ci ha donato scene di grande, grandissimo cinema, con vere invenzioni anche fotografiche e con una suggestione indescrivibile, come quando il protagonista cammina sull’acqua alta di piazza San Marco a Venezia.
Paolo Sorrentino è, ovviamente, ciascun personaggio del film: non solo il protagonista Fred e il suo co-protagonista e alter-ego Mick, ma anche il Maradona che cammina con un ventre enorme che gli fa da zavorra e una bombola d’ossigeno che lo segue ovunque, ma che poi, quando tocca la palla, è sempre il più grande di tutti; egli è anche Brenda Morel (Jane Fonda) che sceglie, sul viale del tramonto, di girare le telenovele in Messico per potersi comprare la villa a Miami che ha sempre sognato; ed è anche la “strafica” Mădălina Diana Ghenea (Miss Universo) che, a dispetto di tutti, non è solo un corpo da urlo: a Jimmy Tree (Paul Dano), che impersona un attore impegnato e che le parla come si potrebbe fare con una demente, risponde in maniera acutissima e inaspettatamente intelligente e profonda.
Ma Sorrentino è anche ogni altro singolo personaggio del film, vivisezionato nelle sue mille e mille sfaccettature umane, psicologiche, di angosce caleidoscopizzate...
Un valore aggiunto di questa opera è il fatto che la sceneggiatura sia totalmente dello stesso regista che già in precedenti film ci aveva dato saggi eloquenti del suo essere osservatore acutissimo della vita, fine antropologo e psicologo, anatomo-patologo delle sfaccettature infinite dell’animo umano, come nell’invenzione di quello straordinario personaggio de L’amico di famiglia.
Ogni frase di questo film andrebbe ripensata cento volte, come quando fa dire a uno dei suoi personaggi: i sentimenti sono tutto ciò che possediamo.
Egli ci ha parlato soprattutto del tempo che se ne va, inesorabilmente, e che ci fa pensare a quell’appuntamento ineludibile al quale dobbiamo prepararci, tutti noi, molto presto.


1 Da estratto di nascita mostrato, ma non rilasciato, dall’anagrafe. 










La metafora del cannocchiale: se lo usi nel verso giusto, ti fa vedere la vita come con gli occhi di un ragazzo, con il futuro assai ravvicinato; se lo usi al contrario ti mostra il mondo nella Weltanschauung di un vecchio, con il passato lontanissimo. Nella scena finale di Youth, Fred, che se n’è andato, fa un gesto come chi sta guardando in un cannocchiale, all’indietro...


















Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:


http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 


For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:


http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 


Buona Giornata a Tutti.


Ciro Discepolo

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Where it will be my birthday?

Passing the mouse pointer on a graph, you will read, in low to the right of the screen, the name of the recommended place. If this didn't have to happen, I recommend you to use as browser Chrome of Google that is free and, in my opinion, the best.

A che ora sarà il mio compleanno? (At what time I will have my Solar Return?):

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Qual è l’Indice di Pericolosità del mio Anno?


CALCULATE, FREE, YOUR INDEX OF RISK FOR THE YEAR (as explained in the book Transits and Solar Returns, Ricerca ’90 Publisher, pages 397-399):

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Quanto vale il mio rapporto di coppia?


Test Your Couple Compatibility:

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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

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11 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Ciro,
sono nato a Piacenza il 16/11/1989 alle ore 09.50. Ti scrivo per la mia rivoluzione solare 2015. Ho visto che, rimanendo a Piacenza, avrei il Sole in VI casa, Saturno in VII e Urano in XII casa. Non mi sembra ottimale! D'altro canto, l'ascendente in V casa, e lo stellium in V casa sembrano soddisfacenti. Pensi sia bene spostarmi o rimanere a Piacenza? Grazie di cuore dell'aiuto

Giuseppe Al Rami Galeota ha detto...

Grande recensione! Io ancora non ho visto quel film ma spero di farlo molto presto anche per cogliere, eventualmente, alcuni rimandi che non necessariamente possono essere collegati a Fellini. Infatti ipotizzo che in qualche modo possiamo ritrovare pure una struttura ricorrente che proviene da un substrato culturale inconscio, che agisce a livello subliminale. Propp nella sua "morfologia della fiaba" mette in evidenza proprio come sia facile trovare molti parallelismi strutturali persino nelle produzioni pubblicitarie.

Anonimo ha detto...

Dal sito TGCom:

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/compleanno-rovinato-per-una-16enne-usa-pioggia-di-feci-durante-il-party-in-giardino_2112819-201502a.shtml

Ehmmm...compleanno di...
Sandro NH

Anonimo ha detto...

John Nash, "A beatiful mind" ci ha lasciati tragicamente:

http://www.nytimes.com/2015/05/25/science/john-nash-a-beautiful-mind-subject-and-nobel-winner-dies-at-86.html

John Nash è morto ieri, 23 maggio, nacque il 13 giugno 1928, a conti fatti sarebbero 21 giorni, ma ma ma...
Il Sole di transito ieri era a 2°24' Gemelli, mentre il Sole del povero Nash era a 22°12' sempre dei Gemelli.
Quindi se la matematica non è un'opinione: 22-2= 20 (esclusi i frazionali)
Sandro NH

Anonimo ha detto...

Quando un fatto di cronaca coinvolge un bambino mi si stringe il cuore, nonostante tutto va comunque postato:

http://www.quotidiano.net/bimba-due-anni-morta-azzannata-cane-1.996002

Tre anni solo venti giorni fa.
Sandro NH

Anonimo ha detto...

Spero di non far arrabbiare i Blogger laziali:
Claudio Lotito, 9 maggio 1957

Sandro NH

Anonimo ha detto...

Ed ora mi cimento in un colpo solo con due mie grandi passioni: il calcio e la storia.
Il 22 giugno 1974, ad Amburgo, dopo un sorteggio direi beffardo si affrontarono durante i Mondiali le nazionali delle allora Germania Ovest ed Est che non si erano mai affrontate in una partita ufficiale.
L'eroe, suo malgrado, fu una mezzala che passò alla Storia: Jurgen Sparwasser.
Egli, con un guizzo pari a Leo Messi sbilanciò l'intera difesa tedesco-occidentale e segnò il gol dell'unica vittoria degli orientali contro quelli che si sarebbero laureati campioni.
Tutto questo 18 GIORNI DOPO il compleanno di Sparwasser...

http://www.ilcatenaccio.es/it/2013/07/19/jurgen-sparwasser-eroe-pentito-della-guerra-fredda-germania-est-ovest-mondiale-1974/

Jurgen Sparwasser, 4 giugno 1948 (da Fifa.com)

Sandro NH

Anonimo ha detto...

Carissimo Ciro
sono Alberto da Lodi 17-10-1969 h 9.00. lo scorso anno ho effettuato una rivoluzione solare mirata a San Paolo (Brasile) seguendo (finalmente direi !) il tuo consiglio. Devo dire che la mia situazione economica è in parte migliorata e comunque si stanno aprendo diverse prospettive. Comunque l'aspetto economico è senz'altro in primo piano dall'inizio dell'anno !
Onde evitare i danni delle rivoluzioni mirate "fai dai te" degli anni precedenti, e di cui abbiamo ampiamente parlato, cosa mi consigli per il 2015 per ritrovare finalmente una posizione economica importante ?
Ancora grazie e complimenti !!!!!
Cordiali saluti
Alberto

Anonimo ha detto...

FIFA, 21 maggio 1904

Sandro NH

Fabrizio ha detto...

Buongiorno a tutti.
Studio astrologia per passione da oltre trent'anni, sono un seguace di Discepolo e da anni ho sperimentato con risultati evidenti un mio metodo previsionale. Partendo dal tema di RS, sposto ogni giorno di un grado il tutto, considerando come inizio del nuovo giorno, grado e minuto del Sole. Ad es.: il mio Sole è a 24°35` Aquario,se ho un impegno importante di qualsiasi genere mettiamo il 3 Luglio, sposto tutto il tema di RS di quei gradi trascorsi dal return. In questo caso, alle ore 12 il Sole sarà a 11°10` Cancro quindi, fino a 11°35` sposto tutto di 136 gradi, dopodiché di 137 e cosi via. Fermo restando che do la precedenza alla RS, alla RL ed ai transiti, gli aspetti che si vanno a formare con questo spostamento danno risultati sorprendenti, anche solo per spiegare il "colore" di quella giornata. Ovviamente, il tutto interagisce con temi natali e di RS di chiunque abbia a che fare con me, moglie, fidanzata, amante, figli ecc. Vi assicuro che funziona, se ho la possibilità di scegliere una data per un evento che mi interessa, con questo sistema ho delle garanzie aggiuntive. Spero di essere stato sufficientemente chiaro, saluto tutti. Fabrizio.

Giuseppe Al Rami Galeota ha detto...

Ciao Fabrizio no ho capito il tuo sistema:
diciamo che sei nato il 14 febbraio 1962 alle 23.00 a Salerno e che la rsb del 2015 presenta l'ascendente di rivoluzione in 11^ Casa radix a 25 gradi circa della Vergine.
A questo punto cosa fai? Erigi un tema con un ascendente che parte dal 25 grado della Vergine o dal punto in cui si trova il Sole? E la domificazione trova un posto in tutto ciò? Placidus? Aequalis? E i pianeti come si spostano?
Mi pare qualcosa simile alle progressioni ma al momento è tutto poco chiaro. Faresti un esempio con dati precisi e un evento preciso? Dici che si sposta tutto: tutto cosa? Grazie.